Una nuova identità per un cinema monosala che grazie alla sua rinascita come multisala e al suo nuovo mood, da tempo è diventato polo culturale della città.
Era il cinema Cristallo (ex cinema Vittoria) diventato negli anni 80 a “luci rosse” e l'intervento edilizio di suddivisione in due sale distinte ha identificato la nascente multisala. La nuova immagine parte dal prospetto d’ingresso dove sono stati inseriti pannelli retroilluminati di lamiera d’acciaio traforata che decorano con la loro “luce bianca” l’ingresso delle sale. L’interno è fortemente caratterizzato da luci d’accento incassate nella muratura e da una “pellicola” d’acciaio che corre come un zoccolatura a nastro lungo tutto l’atrio d’ingresso al piano terra, la scala e il foyer al 1° piano invitando il pubblico verso le sale.
Il problema tecnico rappresentato dall'insonorizzazione tra le due sale che avevano spazi e strutture in comune è stato risolto con la realizzazione di setti divisori compositi e tamponamenti stratificati che hanno reso le sale acusticamente indipendenti. Le due sale, chiamate Kubrick al piano terra e Kurosawa al 1° piano, si presentano volutamente diverse pur giocando entrambe con rivestimenti e poltrone caratterizzate da diverse gradazioni di blu. E’ particolare la scelta di mantenere parzialmente a vista l’orditura in legno delle capriate che (opportunamente trattate con vernici ignifughe) caratterizzano la sala Kurosawa al primo piano. La sensazione di serenità e calma che genera il colore blu è stata determinate per la scelta del colore e il tono medio-scuro proposto in entrambe le sale, “non distrae” con chiarori riflessi ma avvolge lo spettatore durante la visione del film.
Sono state recuperate e mantenute alcune preesistenze architettoniche come il pavimento in marmo di ingresso, vano scala e foyer al 1° piano perché l’intervento non ha intenzionalmente cancellato la storia del locale ma l’ha fatta rivivere con una nuova luce.